DESCRIZIONE DELLA SERIE MINI DISEGNI...
Le nuove serie di disegni segnano il ritorno alla produzione artistica di Gambasin dopo un lungo periodo di inattività.
In esse si nota immediatamente un cambiamento da un punto di vista tecnico e stilistico ma, allo stesso tempo, delle importanti omogeneità tematiche e contenutistiche.
La compresenza delle dimensioni del sogno, inteso come pensiero, e del reale rimane, infatti, una costante.
Lo studio sul mondo interiore e sulla potenza creatrice del pensiero continua, introducendo anche cenni a significati simbolici, che richiamano il linguaggio dell’inconscio, ed esoterici, e si sviluppa ulteriormente.
Se osserviamo tutte le opere delle serie nel loro insieme e da una certa distanza potrebbero apparire, complice anche la loro piccola dimensione, tutte molto simili tra loro. Si tratta di un effetto che l’autore paragona a quello che potremmo avere guardando un paese da un punto alto e lontano: tutte le case apparirebbero molto simili tra loro, dando forma a un panorama omogeneo.
Solo avvicinandoci abbiamo la possibilità di notare le particolarità di ognuna di queste piccole opere e di apprezzarle in modo più completo e consapevole.
Gli sfondi, pur nella loro comune indefinitezza, sono in realtà gli uni differenti dagli altri, ognuno di essi rappresenta una modalità in cui il pensiero si origina, sviluppa ed espande.
Similmente, le diverse figure in primo piano evidenziano le varie sfaccettature con cui la realtà si impone.
PRIMA SERIE:
DEDICATA AL CERCHIO
La serie dedicata al cerchio è la prima realizzata da Gambasin dopo un lungo periodo di inattività.
In tutti i disegni che la compongono viene rappresentato “il cerchio” utilizzando il bianco e nero, per lo sfondo, e un singolo colore, diverso per ognuno di essi.
Per capire e apprezzare queste opere non è possibile non fare almeno un breve riferimento ad alcuni dei molti significati filosofici e alla complessa simbologia che da sempre accompagna questa figura.
Il cerchio, in moltissime culture, in particolar modo in quelle antiche, rappresenta lo stato della sostanza primordiale, uniforme e indifferenziata. Esso è privo di opposizioni, quali, ad esempio, alto/basso rimandando così ai concetti di uguaglianza e armonia. Simboleggia il cielo e con esso sia la dimensione della spiritualità, dell’esistente non tangibile, sia l’eterno ciclo della vita.
Il cerchio ricopre un ruolo importante anche nel mondo della magia secondo cui i “cerchi magici” fungevano da protezione nei confronti di forze e presenze minacciose evocate.
Nelle opere che compongono la serie il colore sembra irradiarsi dal cerchio tracciato come un’energia che ha origine da esso per poi espandersi. La dimensione spirituale vuole imporsi sulla materialità. Quest’ultima è esemplificata dallo sfondo, in bianco e nero, composto da un intrecciarsi di figure tra cui sono riconoscibili dei volti, alcuni assorti, altri tristi e malinconici.
Potrebbe essere la caduta nel reale a suscitare tali stati d’animo unita alla paura di non poter più assurgere a qualcosa di più elevato.
Ma tutta questa tristezza e lo smarrimento, che divengono quasi palpabili, sembrano anche, in qualche modo, profetizzare il drammatico momento che il mondo, la cui globalità è rappresentata dal cerchio, si è trovato ad affrontare a causa della pandemia che su di esso si è abbattuta nei primi mesi del 2020.
D’altra parte una delle caratteristiche dell’arte è proprio quella di essere in grado, nel momento della sua manifestazione, di anticipare ciò che verrà, di percepire qualcosa che ai sensi umani è precluso.
Sabrina Francavilla
SECONDA SERIE:
INSERIMENTO DEL COLORE
In questa serie l’autore sperimenta l’uso e l’inserimento del colore in una nuova ottica.
La prima cosa che l’osservatore coglie guardando queste opere e ciò che maggiormente le caratterizza accomunandole è l’uso e la coesistenza del B/N e del colore che si amalgamano in maniera armonica e naturale.
Ad uno sguardo più attento si può notare che la parte connotata dal B/N dei vari disegni presenta delle forti analogie. In ognuna di essi, infatti, è rappresentato un intreccio di figure. La maggior parte di esse non sono molto ben identificabili, ma nonostante questo si possono distinguere, piuttosto frequentemente, delle figure umane, dei volti.
Ciò può suggerire che sono state pensate non già inserite in un contesto in cui compare anche il colore, ma preliminarmente. Rappresentano, insomma, il principio dell’opera stessa, la sua origine.
L’indefinitezza di molte delle suddette forme e l’assenza stessa del colore permettono il gioco della fantasia, libera di interpretarla.
In questo senso esse sono delle domande che, almeno in un primo momento, rimangono aperte dando modo al pensiero di spaziare.
Ad un certo punto, però, il colore viene inserito.
E’ facile notare che in ogni singola opera Gambasin utilizza un numero limitato di colori.
Se il B/N rappresenta una domanda aperta, il colore potrebbe essere interpretato come un modo dell’autore di dare una risposta.
In quest’ottica un colore omogeneo e compatto suggerisce una risposta decisa e definitiva, mentre le sfumature fanno pensare a una possibilità di interpretazione o discussione in merito.
Le risposte rappresentate dalle parti colorate possono trovare il loro contenuto non soltanto nelle forme che ci appaiono ma anche nel significato che, tradizionalmente, è attribuito a ognuno dei colori e dalle relazioni, riconosciute dalla scienza ottica, che intercorrono tra essi.
Sabrina Francavilla
TERZA SERIE:
DEDICATO ALLA PUNTEGGIATURA
La serie qui presentata è caratterizzata dall’uso esclusivo del B/N, cosa che permette all’osservatore di concentrare la propria attenzione sui soggetti rappresentati: i segni di interpunzione.
Ogni opera è dedicata a uno di essi, lo celebra in quanto elemento fondamentale per pervenire alla chiarezza di pensiero e quindi al suo dispiegamento, alla possibilità di espandersi.
In questo contesto il segno non incarna propriamente una regola, ma, piuttosto, uno strumento di espressione della libertà.
Come dichiarato dall’autore stesso queste opere nascono in maniera spontanea, naturale come la punteggiatura è naturalmente inserita all’interno di un discorso, sia in forma scritta che orale. La sua codificazione non è altro che la presa di coscienza della sua esistenza.
Sabrina Francavilla
QUARTA SERIE:
DEDICATO ALLA GEOMETRIA
Osservando la serie l’attenzione viene immediatamente catturata dalla figura geometrica, realizzata con foglia d’oro, rappresentata al centro di ognuna delle opere a cui conferisce luce.
Le figure geometriche, secondo varie tradizioni e culture, posseggono un forte significato simbolico ed esoterico. In esse è convogliata l’energia cosmica che, in questo contesto, può essere esemplificata proprio dal colore dorato.
Come nelle precedenti serie il fondo delle opere presenta delle immagini intrecciate e non ben definite, in netto contrasto con il rigore di quelle in primo piano che sembrano quasi volersene distaccare.
Rigore e indefinitezza: due elementi che spesso convivono nelle opere di Gambasin, come, d’altra parte, accade nella vita. Forse l’uno non è possibile senza l’altro e ciò che in un primo momento percepiamo come contrasto potrebbe, in realtà, essere un rapporto di reciproca compensazione.
Sabrina Francavilla