Ottorino Stefani



 

Ottorino Stefani

Personale Piccola Barchessa Manin - Montebelluna TV

30.09.1989

 

Giovanni Gambasin. Tra gli artisti veneti contemporanei, la pittura legata alla poetica del Surrealismo è piuttosto rara, pur avendo avuto un antecedente eccezionale nella figura di Alberto Martini. E sotto certi aspetti loperazione creativa di Giovanni Gambasin si collega idealmente a quella dellartista opitergino, con una connotazione tuttavia meno drammatica e con una particolare predilezione per talune atmosfere che alludono al paesaggio asolano.

La tematica su cui è incentrata la ricerca pittorica di Gambasin è il tempo inteso in termini bergsoniani: durata reale della memoria che interiorizza figure e sentimenti fino a trasformarli in un dato fondamentale della coscienza. Un tema arduo e problematico, che il pittore di Crespano affronta attraverso immagini quanto mai suggestive per la loro carica simbolica e la loro evocazione poetica.

Nelle opere di Gambasin, oltre ad un preciso riferimento alla vita del passato (raffigurata emblematicamente dalla villa degli Armeni ad Asolo), vi sono anche le inquietudini del presente: una realtà” resa con la concretezza di forme e di colori bruni che fanno da contrasto con laerea luminosità degli sfondi azzurri.

Spesso lartista si sofferma a raffigurare il mistero della poesia con immagini che alludono alla presenza reale di un poeta (Omaggio a Dante), attorniato dai fantasmi che fanno parte della sua personalità, oppure con la contrapposizione tra il piano fisico della realtà e quello della nostalgia e del sogno, come nel dipinto dedicato a Calderon de la Barca. 

 



 

Ottorino Stefani

LA VITA DEL POPOLO - 30.09.1989

 

CRESPANO: una mostra per quattro artisti...

...Giovanni Gambasin sembra riallacciarsi al surrealismo di Alberto Martini, evitando tuttavia le tipiche inquietudini decadenti dell'artista di Oderzo. Il suo surrealismo è fatto di sogni "diurni", in cui la linea della vita del presente (un segno rosso che spesso attraversa le sue opere) segna un preciso confine tra il passato e il futuro dai contorni incerti e spesso segnati dal degrado della natura...

 


 

Ottorino Stefani

LA VITA DEL POPOLO - 06.06.1992

Il mondo soffuso e fiabesco del pittore Giovanni Gambasin

 

RESANA: una mostra personale al Centro Culturale di Resana

Dopo la bella mostra di Giovanni Duso, uno dei migliori pittori  vicentini della sua generazione, il Centro culturale di Resana ha allestito una interessante rassegna del pittore trevigiano rassegna del pittore trevigiano Giovanni Gambasin.

La visione estetica di Gambasin è fortemente attratta dalla dimensione del sogno e dell'inconscio, con precisi riferimenti comunque ad un paesaggio amato. Si assiste, così, ad una sorta di rivisitazione dei luogo dell'infanzia, trascorsi dall'artista nel cuore di un ambiente (Asolo e dintorni) particolarmente adatto a suggerire legami profondi tra passato e presente, tra sogno e realtà, mentre l'atmosfera della luce e la varietà dei colori segnano il trascorrere del tempo e delle stagioni. All'interno di tale mondo emergono componenti legate alla stagione del surrealismo, con precisi riferimenti a certi quadri lirici di un precursore veneto del movimento: Alberto Martini.

Come il grande artista opitergino, Giovanni Gambasin impiega una gamma cromatica chiara e trasparente, tutta intessuta di liriche illusioni e di patetiche nostalgie tese verso un mondo vagante e fiabesco. I luoghi dipinti da Giovanni Gambasin (dove appare sovente la Villa degli Armeni) sono scorporati dalla loro sostanza fisica e resi quasi similia poetici fantasmi imbevuti di luci perlacee. Fantasmi delicati e famigliari, quasi mai inquietanti, avvolti invece da pacate risonanze emotive e da vibrazioni sentimentali capaci di seguire le parvenze di uno spazio metafisico dove le immagini si delineano con raffinato candore e con un tono di rassicurante certezza spirituale.